Coronavirus – Decreto “Cura Italia”. Interventi economici per i lavoratori. Avviso.

Covid-19, News    29/03/2020

Il Decreto “Cura Italia” firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, riporta interventi economici per i lavoratori. Si tratta di interventi urgenti per sostenere l’economia danneggiata dall’emergenza Coronavirus, per un valore di circa 25 miliardi di euro.

Nello specifico:

Indennità una tantum di 600 euro per:

  • Titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata INPS e Co.co.co, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO – Assicurazione Generale Obbligatoria (ossia artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto, non titolari di pensione e di rapporto di lavoro dipendente.
  • Operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 hanno effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.
  • Lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo (FPLS), con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo.
  • Titolari di rapporti di collaborazione presso società e associazioni sportive dilettantistiche.

Bonus da 100 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con reddito complessivo IRPEF non superiore a 40.000 euro nell’anno precedente.
Si tratta di un bonus, relativo al mese di marzo, che riguarda i dipendenti che durante il periodo di emergenza sanitaria Covid 19, continuino a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020.
Il bonus è in rapporto al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese ed è attribuito, in via automatica dal datore di lavoro.

Cassa integrazione in deroga fino a nove settimane per tutte le imprese, anche per quelle con meno di 5 dipendenti. Ammortizzatori garantiti anche per i lavoratori agricoli, gli stagionali, in particolare del comparto turistico, gli autonomi e chi ha un contratto a tempo determinato.

Congedo parentale straordinario continuativo o frazionato, non superiore a 15 giorni, destinato ai genitori lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico e dei genitori lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS, che devono astenersi dal lavoro per seguire i figli di età inferiore a 12 anni, rimasti a casa a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus. L’indennità è calcolata al 50% del reddito spettante per i lavoratori dipendenti ed al 50% del salario o 1/365 del reddito per gli autonomi iscritti alla Gestione Separata.
Per i genitori con figli tra i 12 e i 16 anni è possibile usufruire del congedo straordinario ma senza indennità, né riconoscimento di contribuzione figurativa, e con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Non ci sono limiti di età per i genitori con figli disabili.

Bonus Baby-Sitter per i figli sotto i 12 anni, in alternativa al congedo parentale straordinario.
Si tratta della possibilità, valida anche agli autonomi non iscritti alla gestione separata INPS, di fruire di un rimborso dei costi legati al baby-sitting dei figli, pari a 600 euro per i lavoratori del settore privato e a 1.000 euro per i lavoratori del settore pubblico.
La fruizione del bonus avviene tramite l’erogazione del Libretto Famiglia da parte dell’INPS, per un periodo massimo di 15 giorni a partire dal 5 marzo.
Per il personale sanitario, medici, infermieri, tecnici di laboratorio che prestano servizio in questo periodo di emergenza, è previsto un bonus baby sitter pari a mille euro per chi ha bambini con età inferiore a 12 anni.
Le indennità sono erogata dall’INPS, previa domanda e non è riconoscibile ai percettori di reddito di cittadinanza.

Da lunedì 30 marzo sarà possibile inoltrare le domande di indennità attraverso una procedura semplificata di accesso con un nuovo Pin semplificato, da richiedere subito sul sito dell’Istituto di previdenza (www.inps.it) o telefonicamente al contact center (al numero verde 803164 o al numero 06164164).
Restano valide anche le altre modalità di accesso al portale Inps.
La procedura semplificata è riservata soltanto per la richiesta di indennità prevista dal decreto “Cura Italia” per le seguenti categorie:
– indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa
– indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO
– indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
– indennità lavoratori del settore agricolo
– indennità lavoratori dello spettacolo
– bonus per i servizi di baby-sitting

Il Sindaco

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